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Chlamydia

Cos'è?

La Chlamydia  è un’infezione sessualmente trasmessa causata da un batterio chiamato Chlamydia trachomatis.

Come si trasmette?

Si può contrarre la Chlamydia quando si hanno rapporti sessuali con un/a partner che ha già l’infezione in atto. Questo vale sia per i rapporti penetrativi vaginali od anali sia per i rapporti orali. In una quota minore dei casi, tale infezione può essere trasmessa anche con l'uso dei sex toys.

L’infezione è molto comune nei giovani, nelle persone che cambiano frequentemente partner e nelle persone che non usano il preservativo durante i rapporti sessuali.

Se hai già avuto la Chlamydia in passato, puoi contrarre di nuovo l’infezione.

Quali sono i sintomi?

Laddove la presenza di C. trachomatis si estrinseca con dei sintomi, questi solitamente compaiono 5-14 giorni dopo l'acquisizione dell'infezione. Nelle infezioni asintomatiche, che rappresentano il 40-96% delle infezioni sostenute da tale patogeno, il tempo di persistenza può coprire un arco temporale di anni. 

La sintomatologia dell'infezione da Chlamydia trachomatis varia in relazione al genere e al sito di infezione.

Sintomi di infezione genitale nel sesso femminile (cervicite, uretrite):

  • Secrezioni vaginali più abbondanti, vischiose, di colorito chiaro;

  • Sensazione di bruciore alla minzione o incremento della frequenza minzionale;

  • Prurito vaginale;

  • Dolore durante i rapporti sessuali;

  • Perdite di sangue tra i cicli mestruali o dopo un rapporto sessuale;

  • Occasionale dolore e/o fastidio nella parte bassa dell’addome.

Sintomi di infezione genitale nel sesso maschile:

  • Bruciore alla minzione e aumento della frequenza minzionale; 

  • Comparsa di secrezione chiara, trasparente o comunque chiara dal meato uretrale  (pene);

  • Ingrossamento testicolare con dolore, edema ed idrocele (epididimite)

  • Dolore durante l'eiaculazione e/o dolore e/o fastidio nella parte bassa dell’addome (prostatite)

Sintomi di infezione anorettale in entrambi i sessi:

  • Fragilità della mucosa anale con facilità al sanguinamento;

  • Presenza di un frequente stimolo ad evacuare; 

  • Presenza di muco nelle feci;

  • Occasionale dolore a livello anale.

Altre sedi di infezione in entrambi i sessi:

  • Proctite: dolore/fastidio in sede anorettale, secrezione mucosa, tenesmo e fragilità della mucosa anale con tendenza al sanguinamento;

  • Congiuntivite: infiammazione congiuntivale con secrezione chiara;

  • Artrite reattiva: pur essendo una evenienza poco frequente, C. trachomatis è l'agente scatenante più frequentemente associato. Nella forma classica si associa a congiuntivite/uveite ed uretrite.

Quali sono le possibili complicanze?

Chlamydia trachomatis è in grado di causare infezioni anche alla porzione più superiore o interna del tratto riproduttivo provocando, nell'arco di mesi/anni, cicatrici che possono compromettere la capacità di avviare e portare a termine una gravidanza. Tali cicatrici,  quando presenti, sono irreversibili dal momento che restano anche dopo un trattamento antibiotico efficace.

Le manifestazioni cliniche che correlano con un'infezione del tratto riproduttivo superiore femminile sono:

  • la malattia infiammatoria pelvica (PID): questa si manifesta con dolore intenso a livello pelvico, associato o meno ai rapporti sessuali. Può essere accompagnato da febbre, nausea e vomito. La PID è un'urgenza ginecologica che merita immediata valutazione in regime di Pronto Soccorso. Talora la PID si può manifestare come un quadro di periepatite (sindrome di Fitz-Hugh-Curtis);

  • la gravidanza ectopica (una gravidanza che si impianta al di fuori dall’utero), l'infertilità ma anche poliabortività e/o nascita di neonato prematuro con basso peso alla nascita . Queste complicanze sono legate a diversi gradi di complicanze da C. trachomatis. In relazione, infatti, alla sede, al numero e all'entità delle cicatrici legate all'infezione cronica da Chlamydia, l'apparato riproduttivo femminile può essere più o meno colpito giungendo ad una compromissione progressiva della capacità di avviare e portare a termine una gravidanza. Tali conseguenze si instaurano in mesi/anni, ma, quando presenti, sono irreversibili (le cicatrici restano anche dopo un trattamento antibiotico efficace).

Nel sesso maschile:

  • orchite (infezione ai testicoli) che raramente porta ad infertilità;

  • In rari casi, la Chlamydia può causare artrite (gonfiore e dolore alle articolazioni) ed uveite (infiammazione degli occhi). Tali complicanze si verificano più frequentemente nel sesso maschile.

A livello della comunità la principale conseguenza è la diffusione dell'infezione all'interno della popolazione. Questo è soprattutto il caso delle infezioni asintomatiche che, non causando sintomi, laddove non vi sia un efficace sistema di screening, non vengono diagnosticate e possono così diffondersi indisturbate.

Diagnosi e trattamento

Al giorno d'oggi, con l'avvento delle nuove tecniche diagnostiche (NAAT), la diagnosi di infezione da Chlamydia trachomatis si effettua con la rilevazione del DNA di tale microrganismo nelle varie sedi anatomiche di potenziale contatto.

A livello genitale si più quindi effettuare tale ricerca su:

  • urine

  • tampone uretrale

  • tampone cervicale o vaginale

  • tampone faringeo

  • tampone anorettale

A livello genitale, nell'uomo la ricerca del DNA di C. trachomatis su urine ha la stessa sensibilità e specificità della ricerca su tampone uretrale. Al giorno d'oggi, dunque, soprattutto per ragioni di screening, il test su urine viene preferito al tampone uretrale.

L'estensione della ricerca del DNA di Chlamydia in sede extra-genitale viene valutata in sede di counselling pre-test e dipende dalle abitudini sessuali riferite dal soggetto e dalla prevalenza di tali infezioni nella popolazione di appartenenza.

Presso il nostro Centro la raccolta dei tamponi vaginali ed anorettali può essere effettuata dall'utente stesso, dopo nostra spiegazione.

E’ importante trattare precocemente l’infezione, dato che l’infezione può causare complicazioni se non viene trattata.

L'antiobiotico di scelta è azitromicina o doxiciclina, per via orale.

Si possono avere rapporti se si ha la Chlamydia?

Si dovrebbe evitare qualsiasi contatto sessuale (anche col preservativo) dal momento che l'infezione da C. trachomatis si trasmette per contatto. Attese le 72h dopo il completamento del trattamento e la completa scomparsa dei sintomi, qualora presenti, è possibile riprendere i contatti sessuali. 

Va avvertito il partner?

Si, assolutamente. Vanno avvertiti tutti i partner sessuali degli ultimi 6 mesi affinchè possano effettuare un test specifico. Tante infezioni da Chlamydia possono essere asintomatiche, pur comportando importanti conseguenze a lungo termine. Avvertire il partner è quindi dare l'occasione di escludere di avere un'infezione da C. trachomatis.

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