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Mycoplasmi ed Ureaplasmi

Cos'è?

Mycoplasma spp ed Ureaplasma spp sono batteri intracellulari di sempre più facile riscontro state la disponibilità di tecniche in biologia molecolare. La loro presenza, tuttavia, non è di per sè patogena e non merita specifico trattamento se non in casi estremamente selezionati. Non sono dunque da considerarsi dei patogeni a trasmissione sessuale.

Anche il Mycoplasma genitalium, che negli ultimi 10 anni è stato considerato un patogeno emergente con quadri clinici simili a quelli provocati da Chlamydia trachomatis e pertanto sempre meritevole di trattamento antibiotico, le evidenze degli ultimi 5-7 anni riducono di molto il suo ruolo impatto clinico in quanto germe patogeno. Di conseguenza, le più recenti linee guida internazionali ne consigliano il trattamento solo nei casi sintomatici o in altre condizioni particolari.

Tratteremo in questo capitolo solo il M. genitalium in quanto di più frequente collocazione, rispetto agli altri Micoplasmi ed Ureaplasmi, tra i batteri meritevoli di terapia antibiotica.

Come si trasmette?

Si può contrarre il Mycoplasma genitalium quando si hanno rapporti sessuali con una persona che alberga tale batterio in una delle proprie mucose.

Anche chi ha già avuto l'infezione da M. genitalium in passato, può contrarla nuovamente.

Quali sono i sintomi?

Nella stragrande maggioranza dei casi (40-96%) l'infezione da Mycoplasma genitalium è asintomatica.

Negli altri casi, la presentazione clinica dell'infezione da M. genitalium è molto simile a quella di C. trachomatisQuando sono presenti, i sintomi compaiono 5-14 giorni dopo l'acquisizione dell'infezione. Nelle infezioni asintomatiche è verosimile che il tempo di persistenza possa coprire un arco temporale di anni. 

La sintomatologia dell'infezione da Mycoplasma genitalium varia in relazione al genere e al sito di infezione.

Sintomi di infezione genitale nel sesso femminile (cervicite, uretrite):

  • Secrezioni vaginali più abbondanti, vischiose, di colorito chiaro;

  • Sensazione di bruciore alla minzione o incremento della frequenza minzionale;

  • Prurito vaginale;

  • Dolore durante i rapporti sessuali;

  • Perdite di sangue tra i cicli mestruali o dopo un rapporto sessuale;

  • Occasionale dolore e/o fastidio nella parte bassa dell’addome.

Sintomi di infezione genitale nel sesso maschile:

  • Bruciore alla minzione e aumento della frequenza minzionale; 

  • Comparsa di secrezione trasparente o comunque chiara dal meato uretrale  (pene);

  • Prurito genitale;

  • Ingrossamento testicolare con dolore, edema ed idrocele (epididimite)

  • .Dolore durante l'eiaculazione e/o dolore e/o fastidio nella parte bassa dell’addome (prostatite)

Sintomi di infezione anorettale in entrambi i sessi:

  • Fragilità della mucosa anale con facilità al sanguinamento;

  • Presenza di un frequente stimolo ad evacuare; 

  • Presenza di muco nelle feci;

  • Occasionale dolore a livello anale.

Altra sede di infezione in entrambi i sessi può essere in sede anorettale (proctite) che si manifesta con: dolore/fastidio in sede anorettale, secrezione mucosa, tenesmo e fragilità della mucosa anale con tendenza al sanguinamento.

Quali sono le possibili complicanze?

L'infezione da Mycoplasma genitalium non è causa di complicanze a lungo termine quando trattata precocemente con una terapia antibiotica efficace in tutti i casi sintomatici. Quando i sintomi vengono invece ignorati e persistono per mesi/anni, si possono riscontrare complicanze relative alla sede di infezione sintomatica (vedi sezione "Chlamydia trachomatis - complicanze).

Diagnosi e trattamento

Al giorno d'oggi, con l'avvento delle nuove tecniche diagnostiche (NAAT), la diagnosi di infezione da Mycoplasma genitalium si effettua con la rilevazione del DNA di tale microrganismo nelle sedi anatomiche dove sono presenti sintomi indicativi di tale infezione.

A livello genitale si può quindi effettuare tale ricerca su:

  • urine

  • tampone uretrale

  • tampone cervicale o vaginale

  • tampone anorettale

A livello genitale, nell'uomo la ricerca del DNA di M. genitalium su urine ha la stessa sensibilità e specificità della ricerca su tampone uretrale. Al giorno d'oggi, dunque, soprattutto per ragioni di screening, il test su urine viene preferito al tampone uretrale.

L'estensione della ricerca del DNA di Mycoplasma genitalium in sede extra-genitale viene valutata in sede di counselling pre-test e dipende dalle abitudini sessuali riferite dal soggetto e dalla prevalenza di tali infezioni nella popolazione di appartenenza.

Presso il nostro Centro la raccolta dei tamponi vaginali ed anorettali può essere effettuata dall'utente stesso, dopo nostra spiegazione circa la modalità di raccolta.

Laddove indicata, terapia di scelta è rappresentata da antibiotici per per via orale la cui posologia va adattata alla sede di infezione.

In considerazione dell'emergenza di M. genitalium resistente agli antibiotici, è necessario che la terapia antibiotica venga prescritta da uno specialista. 

Si possono avere rapporti se si ha il Mycoplasma genitalium?

Laddove vi è indicazione al trattamento (data dalla presenza di sintomi), si dovrebbe evitare qualsiasi contatto sessuale (anche col preservativo) dal momento che l'infezione da M. genitalium si trasmette per contatto. E' possibile riprendere i contatti sessuali una volta che questi si sono completamente risolti e comunque una volta trascorse le 72h dal completamento del trattamento antibiotico. 

Va avvertito il partner?

No, dal momento che nella maggior parte dei casi il riscontro di M. genitalium non è patogeno.

Tuttavia, quando vi sono dei sintomi e viene dunque intrapresa una terapia antibiotica, i partner frequenti dovrebbero essere avvisati affinchè facciano uno screening per M. genitalium. Avere, infatti, rapporti con tali partner, una volta terminata la terapia antibiotica, potrebbe determinare la riacquisizione dell'infezione da Mycoplasma genitalium e dunque la ricomparsa dei sintomi (effetto ping-pong tra parter).

Dal momento che lo screening per Mycoplasma genitalium, soprattutto in sede  anorettale, non è effettuabile in tutti i centri di screening per IST, si consiglia di comunicare ai partner la necessità di effettuare la ricerca di questo specifico batterio.

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